Il biondo Azur, dagli occhi celesti, e Asmar dagli occhi e i capelli neri, vivono insieme in Francia con il severo padre di Azur e la balia, la tenera madre di Asmar, sino a quando il padre non decide bruscamente di separarli: Azur viene mandato lontano da casa a studiare, Asmar e sua madre vengono scacciati e ripartono per il loro paese.
Gli anni passano e oramai adulto, Azur continua ad essere ossessionato dal ricordo della terra piena di sole della bambinaia e dalle storie sulla bellissima Fata dei Jinns che è stata imprigionata e che bisogna liberare. Partito verso sud, attraverso i grandi mari, per scoprire la patria dei suoi sogni e trovare l’amore, Azur viene respinto da tutti quelli che incontra a causa dei suoi occhi celesti, che secondo le credenze del paese ‘portano sfortuna’, e decide di fingersi cieco… quello che una volta era un bellissimo bambino vestito d’oro è ridotto a un mendicante, guidato da un compagno di nome Rospù, sgradevole e senza vergogna.
Un giorno Azur riesce a ritrovare la sua balia e Asmar, che ormai è diventato adulto. La balia è diventata la donna più ricca della città, mentre Asmar è ormai un valoroso cavaliere, che però serba rancore per Azur e quando lo riconosce lo respinge. Sempre più rivali, Azur e Asmar si mettono in cerca della Fata dei Jinns. Affrontano banditi e mercanti di schiavi, finché un giorno torneranno ad essere fratelli, salvando ognuno la vita dell’altro. Insieme riusciranno ad entrare nella Stanza delle Luci, dove la Fata li attende. Ma chi di loro l’avrà liberata?